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“Memoria. Il presente del passato”

Monografico «Ticontre» (numero 22 anno 2024)
a cura di
Daniele Giglioli, Francesca Lorandini, Elsa Rita dos Santos, Pietro Taravacci

Nel corso del secondo Novecento il dibattito attorno alla memoria ha occupato uno spazio sempre più importante negli studi storici, antropologici, sociologici e letterari. È del 1966 il saggio di Frances A. Yates The Art of Memory che ripercorre le modalità di organizzazione della memoria dall’antichità classica al Rinascimento, riconoscendo un’importanza centrale alla produzione e alla configurazione di immagini atte a strutturare la memoria. Trent’anni dopo, nel 1998, esce l’ampio studio di Mary Carruthers, The Craft of Thought: Meditation, Rhetoric, and the Making of Images, che si concentra sul Medioevo e sulla forza inventiva della memoria nella creazione di un modo di vedere il mondo. Dagli anni Settanta, la riflessione sulla memoria culturale ha dato vita a progetti interdisciplinari, come quello sui lieux de mémoire curato da Pierre Nora, e continua ad essere approfondita, come dimostrano i recenti contributi di Jan Assman, Erinnerungsträume. Formen und Wandlungen des Kulturellen Gedächtnisses, 1992, e Aleida Assman, Das Kulturelle Gedächtnis. Scrift, Erinnerung und politische Identität in frühen Hochkulturen, 1992 sulla memoria culturale, che riprendono e sviluppano il concetto di mémoire collective studiato da Maurice Halbwachs nella prima metà del Novecento.
La memoria culturale è la memoria di una comunità che trasforma e modella i ricordi individuali in un racconto condiviso: è una strategia narrativa di rievocazione che permette di costruire un patrimonio simbolico e materiale comune. In questo senso, Avishai Margalit si è interrogato su come la memoria condivisa fondi e rafforzi il sentimento identitario di una comunità, e sulla possibilità di elaborare un’etica della memoria (The Ethics of Memory, 2004) che sia anche un’etica dell’oblio e del perdono. Ogni riflessione sulla memoria sembra infatti comprendere inevitabilmente anche una riflessione su questi altri due termini: si pensi a Lethe: The Art and Critique of Forgetting (2004) di Harald Weinrich o al saggio di Paul Ricœur La mémoire, l’histoire, l’oubli (2000).

La memoria è dunque al tempo stesso un serbatoio di dati e un motore d’invenzione. La memoria culturale in letteratura può essere un tema, ma può essere anche un elemento formale e strutturale o un vero e proprio metodo di indagine (si potrebbero interpretare in questa direzione, infatti, le idee elaborate da Annie Ernaux in Mémoire de fille). In questo monografico di Ticontre vogliamo studiare le modalità e gli strumenti attraverso cui la memoria culturale viene rielaborata dalla letteratura contemporanea, in particolare dal 1970 a oggi. Con quali dispositivi la narrativa, il teatro e la lirica riflettono sulla memoria culturale? Come mettono formalmente in gioco il rapporto tra memoria individuale e memoria culturale? Come si configura la relazione tra autore, testo e lettore nell’elaborazione della memoria culturale? Ci sono degli elementi specifici che caratterizzano le strade battute dalla narrativa, dal teatro e dalla lirica da cinquant’anni a questa parte?

Ci interessa, in particolare, analizzare quelle forme di sperimentazione narrativa in cui autore e narratore sembrano confondersi dietro le maschere di un io in bilico tra testimonianza e immaginazione, come l’autofiction, i personal essays, i memoirs, e quelle forme di realismo documentario in cui l’autore monta nel tessuto narrativo frammenti d’archivio.
Desideriamo inoltre indagare i meccanismi di coinvolgimento dello spettatore e del suo bagaglio mnemonico nella drammaturgia contemporanea, e analizzare le strategie di rappresentazione della memoria culturale in quelle opere teatrali in cui l’oblio e la rimozione svolgono un ruolo determinante nella narrazione e nell’azione dei personaggi; infine vorremmo studiare come la rielaborazione della memoria non solo abbia riflessi formali nel testo teatrale, ma induca spesso a una riflessione meta-teatrale.
Sul versante lirico intendiamo porre l’attenzione sul ruolo della memoria culturale all’interno del dibattito che da Baudelaire in poi ha caratterizzato la specificità e l’unicità della poesia rispetto agli altri generi letterari. In particolare, vorremmo riflettere sul ruolo di concreta e diretta testimonianza affidato alla memoria nell’evocazione di un presente, proprio della poesia, che, come osservano molti poeti e pensatori, da Paul Celan a José Ángel Valente, da María Zambrano a Hannah Arendt, vive in uno spazio di perenne presente, “tra passato e futuro”.

Linee tematiche individuate

– Ruolo della memoria nelle nuove forme di sperimentazione narrativa
– Stilistica della memoria
– Gioco intertestuale autore-lettore
– Modulazioni letterarie del rapporto memoria culturale-memoria individuale
– Strategie di configurazione della memoria culturale nel testo teatrale
– Forme d’iscrizione della memoria culturale del pubblico nello spettacolo teatrale
– Ruolo della memoria nell’organizzazione narrativa e meta narrativa
– Il ruolo della memoria nella atemporalità poetica / temporalità assoluta della poesia
– Ruolo della memoria nel rovesciamento dei generi tradizionali nella postmodernità

Si accettano proposte di contributi in italiano, francese, spagnolo e inglese. Chi fosse interessato a
partecipare è pregato di inviare entro e non oltre il 15 febbraio 2024 un abstract (minimo 3500, massimo 4500 caratteri, spazi inclusi), un titolo, una bibliografia di base (minimo 5, massimo 10 entrate) e un profilo dell’autore (massimo 800 caratteri) all’indirizzo seguente:
memoriat3@gmail.com

L’esito della selezione verrà comunicato entro il 29 febbraio 2024. I contributi selezionati dovranno essere consegnati entro il 14 giugno 2024 e saranno sottoposti a peer review. Gli articoli andranno redatti utilizzando il modello reperibile sul sito di «Ticontre» (https://teseo.unitn.it/ticontre/about/submissions ) e seguendo in modo scrupoloso le indicazioni del manuale di stile. Il limite di caratteri, spazi inclusi, è 50 000.
Per informazioni o chiarimenti potete scrivere all’indirizzo memoriat3@gmail.com

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